La ZES Sardegna, la Zona Economica Speciale guidata dal Commissario straordinario di nomina governativa Aldo Cadau, ha ratificato le procedure con le quali sono state perimetrate le aree incluse nella ZES.
Sono 16 i Comuni coinvolti nella ZES Sardegna per un totale di 2.770 ettari collegati ad aree portuali e retroportuali. E proprio il loro posizionamento geografico, volto a favorire crescita e sviluppo, è una delle condizioni istitutive delle Zone Economiche Speciali.
I 16 centri interessati sono così ripartiti:
Alghero, Porto Torres e Sassari ricadenti nel Consorzio Cip Sassari;
Buddusò, Monti e Olbia ricadenti nel Consorzio Cipnes;
Oristano e Santa Giusta ricadenti nel Consorzio Cipor;
Assemini, Cagliari, Sarroch e Uta ricadenti nel Consorzio Cacip;
Tortolì ricadente nel Consorzio Ci Ogliastra;.
Portoscuso ricadente nel Consorzio Sicip.
A questi vanno aggiunti inoltre i mappali del demanio (Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna) e dell'Aeroporto di Cagliari-Elmas.
Operativamente le aziende sarde e quelle che si insedieranno nell’Isola, che realizzano o realizzeranno investimenti nei mappali contenuti nella perimetrazione della ZES Sardegna, dovranno presentare la domanda di accesso all'Agenzia delle Entrate. La procedura è attiva dal 9 settembre.
Il credito d'imposta è uno degli strumenti di intervento fiscale e amministrativo più importanti previsti dalle ZES. Nella fattispecie comporta una detassazione, o uno sconto di vecchi debiti con l'erario o anche un rimborso attraverso la compilazione della dichiarazione dei redditi. Si tratta di una agevolazione che si applica anche ai terreni destinati agli investimenti.